Declamazione futurista, 2022
In collaborazione con L’Istituto Italiano di Cultura ad Amsterdam, l’Archivio Luciano Caruso presenta: Declamazione Futurista.
Testi scelti e interpretati da Antonio Petrocelli
Il noto attore lucano offre una selezione di testi poetici futuristi che nasce da una frequentazione costante risalente al 1977, quando Petrocelli partecipò alla messa in scena di Chiar di luna tricolore, con il Teatro della Convenzione, un collage di sintesi teatrali futuriste che erano state pubblicate dalla rivista teatrale Sipario. Fu in quell’occasione che Petrocelli incontrò Luciano Caruso, il quale lo introdusse alla conoscenza della maggior parte dei testi che fanno parte della Declamazione Futurista che qui presentiamo.
Come scrive lo stesso Petrocelli, Luciano Caruso “era interessato alla restituzione filologica delle tavole parolibere futuriste: la declamazione doveva consumarsi come se leggessimo su uno spartito musicale, senza trascurare la forza dissacrante, provocatoria e creativa dei testi. In sintesi, non dovevamo perdere il gusto di fare spettacolo”. Ma per Caruso era fondamentale far emergere in tutta la sua potenza l’aspetto eversivo e dirompente di questi testi e l’influenza che ebbero sulla cultura italiana. E’ per sottolineare quest’ultimo aspetto che Petrocelli ha voluto inserire nella Declamazione poesie di Quasimodo, Ungaretti, Bodini e Palazzeschi.
Per Petrocelli, “al di là del valore filologico e artistico, questi testi conservano tuttora una gustosa spettacolarità che vale la pena di essere restituita. Senza contare che per un attore è una bella sfida vocale e fisica”